Camorra: processo d’appello da rifare per figlio e nuora boss – Campania

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La Cassazione annulla condanne per intestazione fittizia di beni


(ANSA) – NAPOLI, 24 GEN – Processo di appello da rifare per
la presunta intestazione fittizia, aggravata dalla finalità
mafiosa, di due immobili che la Direzione distrettuale antimafia
ritiene essere stati acquistati con il denaro del clan Belforte.
   
La seconda sezione della Suprema corte accogliendo le tesi
difensive dell’avvocato Dario Vannetiello, del Foro di Napoli, e
dell’avvocato Massimo Trigari, ha annullato due sentenze di
condanna ordinando, contestualmente, un nuovo giudizio di
rinvio.
   
Le condanne riguardano Salvatore Belforte e Giovanna
Allegretta, rispettivamente figlio e nuora del capoclan Domenico
Belforte.
   
Il Tribunale casertano di Santa Maria Capua Vetere prima, e
la Corte di appello di Napoli poi, avevano ritenuto solida la
piattaforma probatoria nei confronti di Salvatore Belforte
(condannato a tre anni di reclusione) e di Giovanna Allegretta
(moglie di Camillo Belforte, condannata a due anni), ritenuti
prestanome del clan con riferimento a due immobili che si
trovano a Marcianise, provincia di Caserta. (ANSA).
   

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